nel cortometraggio una voce fuori campo illustra i riti magici le pratiche di magia bianca, residui di una cultura contadina arcaica, che ancora venivano praticate in un piccolo paese dell’Appennino Umbro-Marchigiano alle soglie del boom economico italiano.”Per sette anni non ti sposerai. Credi alla magia? La magia porta il bene e il male nel mondo. Tuo figlio è un anno che è nato. Se vuoi che abbia fortuna butterai nell’acqua un soldo, una penna, una forbice. un ferro di legno” (dalla sceneggiatura originale di Non ci credo! Superstizione)
Marchigianità :
il film è stato girato a Fiuminata (MC): il centro storico, campanile.