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Ruolo : Scenografo, arredatore, costumista

Nato a : Pesaro il 24/10/1933

Morto a : Pesaro il 30/01/2002



Dopo aver ottenuto il diploma di maturità al liceo Classico Mamiani di Pesaro, dove ha modo di conoscere a apprezzare la cultura e l’arte classica, Cesari lascia la famiglia, il padre possiede un piccolo calzaturificio, e si stabilisce a Roma per frequentare la Facoltà di Archeologia. Durante quel periodo incontra Carlo, figlio di Cesare Zavattini. La frequentazione del grande cineasta emiliano fa scoprire a Cesare il mondo del cinema, di cui si innamora, che presto inizia a dargli da vivere. L’esordio è come arredatore per Io la conoscevo bene, di Antonio Pietrangeli, nel 1965. Come scenografo cresce sotto la guida del grande Luigi Scaccianoce di cui diviene allievo e con il quale collabora assiduamente tra il 1972 e il 1979. La sua carriera poi procede alternando la collaborazione a piccoli film a lavori con registi importanti come Federico Fellini, collabora per l’allestimento scenico de La città delle donne, e Sergio Leone che gli affida l’incarico di ricostruire gli ambienti di C’era una volta in America. I primi riconoscimenti internazionali arrivano a partire dai primi anni ’80 quando ottiene la nomination agli Emmy Awards 1982 come scenografo per il Marco Polo di Giuliano Montaldo; qualche anno dopo conquista il premio Oscar 1988, ex-equo, e il David di Donatello per L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci. In quegli stessi anni Tinto Brass lo chiama a firmare le scenografie di Snak bar Budapest e Così fan tutte. Gli anni ’90 confermano, se mai ce ne fosse stato bisogno, la bravura dello scenografo pesarese: Hollywood ne riconosce il grande talento conferendogli la nomination all’ Oscar come miglior scenografo e decoratore, nel 2000, per Il talento di Mr. Ripley (1999) di Anthony Minghella. Anche in Italia le sue grandi capacità vengono sfruttate dal regista che più si avvicina ai modelli produttivi americani: Giuseppe Tornatore. Per il cineasta siciliano Cesari firma le scenografie di La leggenda del pianista sull’oceano e Malena
Una grave malattia gli impedisce di portare a termine l’ultimo lavoro della sua vita: le scenografie per il film Callas forever (2002) di Franco Zefirelli.

Premi e riconoscimenti

Premio Oscar 1988 ex-aequo per la scenografia di L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci
Nomination all’Oscar 2000 perIl talento di Mr. Ripley (1999) di Anthony Minghella
Nomination ai Nastri d’Argento 1999 e 2000, come miglior scenografia, rispettivamente per Il talento di Mr. Ripley e Le fate ignoranti.
Nomination ai Satellite Award del 2000, come miglior scenografo, per La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore